Ughelli, Italia Sacra, III, c. 723; III², c. 627
Della Rena-Camici, II/3, p. 3 (17 kal. iulii)
Manaresi, III/2, n. 405 p. 239
Regg.
Kehr, III, n. 1 p. 166, n. 5 p. 232
Coturri, n. 31 p. 118
Scheda num. 740
ID: C01S11307
Data: 1058 maggio 16
Luogo: S. Pellegrino in Figline
Segnatura: BNF, sez. Magliabechiana (c. sec. XVII da una c. fine sec. XII)
Edizione:
Edd.
Ughelli, Italia Sacra, III, c. 723; III², c. 627
Della Rena-Camici, II/3, p. 3 (17 kal. iulii)
Manaresi, III/2, n. 405 p. 239
Regg.
Kehr, III, n. 1 p. 166, n. 5 p. 232
Coturri, n. 31 p. 118
Nel placito tenuto alla presenza del marchese e duca Goffredo (al culmine della sua potenza in quanto 1° placito da lui presieduto il fratello era il papa Stefano IX) e del monaco Ildebrando legato di S. R. E. (il suo intervento accanto al duca è dovuto al fatto che la lite verteva fra due enti eccles.) Pietro vescovo di Chiusi chiamato in giudizio da VIVENZIO abate di S. Gennaro di Capolona (località del Val d’Arno Aretino) perché gli contendeva il possesso del castelllo di Palerita e dell’annessa chiesa di S. Biagio, essendosi stabilito che una 1/2 del predetto castello di Palerita e dell’annessa chiesa di S. Biagio, essendosi stabilito che una 1/2 del predetto castello spettava al mon. di S. Gennaro, il vescovo Pietro insieme al suo avvocato Ardengo, fa spontanea rinuncia della detta 1/2 all’abate, mentre questi fa analoga rinuncia dell’altra 1/2 al vescovo.
«astantibus ibidem comitibus Raginerus comes f. qd. Ardengi et Tegrimus et Bulgarellus <dei Farolfingi (conti di Chiusi) cfr. Spicciani, Benefici, castelli, feudi, p. 48> comites et Ugo qd. Uguiccionis cum ceteris nobilibus tuscie»
Note:
La segnatura si trova anche sul v., dov’è inoltre riportata l’edizione.
Nell’edizione, nel riferimento a Ughelli, Italia Sacra, le parole “p. 723” e “p. 627” sono state corrette in “c. 723” e “c. 627”