Regg.
Strozzi, p. 178
Ughelli, p. 11
Passerini, III, p. 37
Coturri, n. 9 p. 113
996 giugno 13:
Lami, p. 1029
Repetti, I, p. 7/1 (fine sec. X, a. 996)
Passerini, III, n. 7 p. 56
Lotti, p. 30
Coturri, n. 11 p.113
Scheda num. 373
ID: C01S10148
Data: 986/996 giugno 13
Segnatura: 986 giugno 13: Un tempo nell'A. mon. S. Chiara di Lucca (copia sec. XIII); 996 giugno 13: L'originale secondo Lami si trova nell'AAL, ++ E 23, ma io non l'ho trovato
Edizione:
986 giugno 13:
Regg.
Strozzi, p. 178
Ughelli, p. 11
Passerini, III, p. 37
Coturri, n. 9 p. 113
996 giugno 13:
Lami, p. 1029
Repetti, I, p. 7/1 (fine sec. X, a. 996)
Passerini, III, n. 7 p. 56
Lotti, p. 30
Coturri, n. 11 p.113
La contessa Gemma f. di Landolfo principe di Benevento e moglie del conte Cadulo, conte del Borgonuovo di Fucecchio l’anno 986 al 13 giugno avendo da fondam. edificato in onore di Dio e della Beata Vergine Maria e de’ gloriosi apostoli S. Iacopo e S. Filippo nella sua propria terra in luogo detto Borgonovo vicino e confine al fiume dell’Arno, una chiesa e un tempio ….
per amore di Dio e per remissione dei suoi peccati e del suo genitore e consorte e di tutti i suoi parenti, volendo che in quel tempio vi potessino stare devoti sacerdoti che dovessero per giorno e notte laudare Dio e cantare li offici divini e incensare l’altare, tenere lumi accesi e sacrificare a Dio, dona et offerisce a detta chiesa fondata per lei insieme col suo figlio chiamato Lotario, 30 tra case e casalini, cascine e massaricie di lei tributarie <cfr. doc. del 1006 giugno 7 (ndr scheda n. 452)>
Similmente dona a detta chiesa per lei fondata tre altre chiese di loro patronato con tutte loro pertinenze; l’una delle quali è posta in detto Borgonuovo sotto il titolo e nome di S. Giorgio la IIª posta in luogo detto S. Vito sotto il nome S. Vito la III posta in luogo detto Petriolo sotto il nome di S. Martino e questa IIIª fu meglio dotata
(ndr v.) E li sopranominati beni e chiese donarono la detta contessa Gemma e conte Lotario suo figlio a Dio e al detto tempio con condiz. che non venissero sotto la cura et amministraz. del vescovo, ma che solo li successori loro dovessino di tempo in tempo ordinare li sacerdoti in detto tempio, che dovessino attendere al culto divino e quanto fusse stato qualcuno dei suoi successori relig.
Di tutte le sopradette cose fu rogatario lamberto f. di Vuilando da Bugliana e copiato in buona forma sa Ser Buonavolta di Mercatante.
Note:
Nel testo del regesto la parola “Lotario” è cerchiata
La segnatura e l’edizione sono sul v.