Chron. Cass., [p. 687] ora p. 345
Scheda num. 730
ID: C01S11297
Data: 1055 [post VI.15]
Luogo: Lucca
Edizione:
Davidsohn, I, p. 299
Chron. Cass., [p. 687] ora p. 345
Da San Genesio l’imperatore si diresse a Lucca <presso di lui soggiornò l’abate di Montecassino Richerio intervenuto come mediatore di pace tra Pisa e Lucca>, poi a settentrione verso la Lombardia e soltanto al principio dell’inverno ripassò le Alpi e tornò in patria dove, mentre era occupato a metter ordine nelle case d’Italia, si era formata una congiura di principi tedeschi. Questa fu soffocata, ma da occidente e da levante la minacciavano nuovi pericoli – (ad es. erano in armi il duca Goffredo, fuggito dall’Italia e con lui Baldovino di Fiandra).
Enrico si ammalò. Morì il 5.X.1056 a Bodfeld nell’Hrarz a soli 39 anni, lasciò erede un fanciullo di 6 anni e tutrice del figlioletto una debole donna. Il papa Vittore II, che dieci mesi dopo la partenza di Enrico dall’Italia aveva seguito in patria l’Imperatore amico, si era trovato al suo letto di morte ed era rimasto fedelmente vicino alla vedova imperatrice, Agnese di Francia, divenuta reggente dell’Impero.