Domenico f. Albitie offre al mon. di S. Quirico (ndr v.) di Populonia 2 p. di terra posti in luogo S. Frediano pervenutigli per donaz. del detto Rodolfo fattosi monaco (qui est monacus) Actum Pisa (ndr cfr. schede n. 683, 892, 909)
Schede del percorso
n. 299, sec. 11 , cart. 01
n. 300, sec. 11 , cart. 01
cfr. (ndr Ghilarducci, IV,) n. 91 [1055.V.13] (ndr scheda n. 719) A. ab inc. 1055, XII kal. oct., ind. IX. Beraldo/Pagano <da Porcari> f. b. m. Rodilandi avendo ricevuto dal vescovo Giovanni «meritum boctericho uno de auro» gli promette di non molestarlo nel possesso del «fundamento et casalino illo in qua fuit casa curte domnicata …Continue reading
CADOLINGI n. 298, sec. 11 , cart. 01
Cipriano detto Vivo, f. Stantio, e la moglie Otonia, detta Bella, f. Martino, donano al mon. di S. Salvatore a Fontana Taona un campo “q. esse v. in l. et fs. u. d. Cerrito et tenentes ipsa petia de terra uno c. in terra d. regis et alio c. in terra q. fuit Petro, f. …Continue reading
n. 297, sec. 11 , cart. 01
Da San Genesio l’imperatore si diresse a Lucca <presso di lui soggiornò l’abate di Montecassino Richerio intervenuto come mediatore di pace tra Pisa e Lucca>, poi a settentrione verso la Lombardia e soltanto al principio dell’inverno ripassò le Alpi e tornò in patria dove, mentre era occupato a metter ordine nelle case d’Italia, si era …Continue reading
n. 296, sec. 11 , cart. 01
Nel placito tenuto dall’imperatore Enrico III, Landolfo abate del mon. di S. Prospero (presso la città di Reggio), ottiene che il marchese Azzo dichiari che non intende contrastare la proprietà del monastero sopra la corte di Naseto. «Dum in Dei nomine in comitatu Lucense prope burgo S. Genesi in iudicio residebat donnus secundus Heinricus serenissimus …Continue reading